Passando in rassegna le principali proposte espositive che, a livello internazionale, presentano le più innovative ricerche d’arte contemporanea o presentano raffinate collezioni d’arte classica e moderna, sempre più spesso ci si imbatte su eventi e manifestazioni promosse da Fondazioni, soggetti privati che investono capitali anche rilevanti nell’arte.

L’Arte, che in tutte le sue forme, continua a regalare gioia, ammirazione, emozione (https://trehyus.com/pashmine-dipinte-a-mano-con-aforisma-made-in-italy/)  e rende le persone più ricche nello spirito e nei sentimenti.

E proprio le Fondazioni sono i nuovi mecenati, munifici protettori e benefattori di artisti, come lo fu Mecenate, potente consigliere dell’imperatore Augusto la cui passione per l’arte lo ha reso modello di azione ancor oggi.

E tra le Fondazioni molto attive nel settore dell’arte sono quelle legate al mondo della moda.

Quello che in passato fecero Papi e Cardinali, Sovrani, principi e nobili famiglie, e alla cui passione per l’arte siamo debitori nell’ammirare i capolavori dell’architettura, della scultura e della pittura del nostro Rinascimento, ora lo fanno le Fondazioni.

Certamente in Italia abbiamo avuto la più grande esperienza di mecenatismo. Basti pensare a Lorenzo de’ Medici con una considerazione però: i Medici prima di essere granduchi di Toscana erano banchieri, imprenditori le cui attività resero grandi fortune e ricchezze e quindi il loro mecenatismo era in qualche modo legato al mondo degli affari.

Così come al mondo degli affari e dell’impresa che rende grandi fortune è legata la Moda, molto vicina all’arte perché nella creatività , nella fantasia, nella capacità di rappresentare il bello gli atelier di moda fondano la loro attività.

Esiste quindi un legame tra arte e affari, quando questi sono più sensibili ai valori dell’arte stessa.

Vediamo le più famose di queste fondazioni.

Oggi la Fondazione Luis Vuitton è il più grande mecenate in Francia ed è significativo che Vuitton abbia deciso che parte del derivato economico delle sue aziende vada restituito alla comunità attraverso il finanziamento della cultura.

In Italia grande prestigio nel settore dell’arte ha conquistato la Fondazione Prada, nata nel 1995 e che, da allora, organizza mostre di alto livello acquisendo sedi prestigiose a Venezia, Cà Corner della Regina sul Canal grande e a Milano.

Nel 1984 fu costituita la Fondazioni Cartier a Parigi che si è subito fatta sentire per l’originalità delle proposte e per la capacità di aggregare i propri artisti in una community incubatrice di progetti sempre nuovi e innovativi. Ma al tempo stesso cresce la collezione d’arte che oggi può contare 1600 opere.

Dal 1996 è attiva a Milano la Fondazione Trussardi, che promuove l’arte contemporanea non organizzando mostre nella propria sede affacciata su Piazza della Scala, a due passi da Piazza Duomo ma portando le mostre negli spazi della Galleria Vittorio Emanuele.

Poi Fendi, primo marchio di moda ad investire su Art Basel a Miami Beach, per sottolineare la stretta connessione tra la ricerca nel settore della moda e il design. Dal 2013 poi usa lo spazio romano del Palazzo della Civiltà italiana per grandi mostre di artisti contemporanei con grandi risultati di pubblico.

Armani Silos ha restaurato e ristrutturato in via Bergognone a Milano un vecchio granaio, sviluppato su quattro piani, che è diventata sede di collezioni permanenti e di mostre temporanee, in particolare fotografiche.

Anche se francese ma ha messo solide basi in Italia Pinault Collection, che può vantare una raccolta di oltre 3000 opere e che sostiene attivamente l’arte con due prestigiose sedi espositive sul Canal Grande a Venezia: palazzo Grassi e Punta della Dogana.

Francois Pinault è in procinto inoltre di aprire un nuovo Museo a Parigi nell’ex Borsa del Commercio.

La Fondation Pierre Bergé – Yves Saint Laurent è nata a Parigi nel 2002 e insediata in avenue Montaigne, che fu sede storica della Maison francese.

Come le altre fondazioni legate alla moda anche la Fondazione PB-YSL intende mettere in mostra artisti che con il loro lavoro hanno influenzato gli stilisti. La Fondazione ha poi aperto una sede anche a Marrakesh, inaugurata nel 2018 e utilizzata per mostre temporanee.

C’è un legame tra moda e arte molto stretto, che le Fondazioni citate valorizzano in modo particolare, ma esse rappresentano la punta di un Iceberg di cui non vediamo il lavorio continuo che anche piccole Maison, non in grado di investire in arte le grandi cifre di Vuitton o Prada o Pianult o Armani, ma che alle loro dimensioni manifestano le medesime attenzioni e chissà, quante nuove fondazioni vedremo sorgere nei prossimi anni.

Certamente una boccata di ottimismo per il futuro di tanti giovani artisti.

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