Usi erboristici della calendula
Tra i principali usi erboristici della calendula bisogna segnalare l’effetto antispasmodico e quello antinfiammatorio a cui si aggiungono altre proprietà di tipo farmacologico. Lo spettro delle virtù da ascrivere a questo rimedio naturale è favorito dalla composizione stessa della pianta officinale che propone tra i principi attivi sostanze quali: fitosteroli, triterpeni, flavonoidi, polisaccaridi, caroteni, olio essenziale, mucillagini, acido salicilico e sostanze amare.
È possibile usufruire pienamente dell’effetto antinfiammatorio dei principi attivi della calendula in caso di infiammazioni ed irritazioni delle mucose, ad uso interno quindi si può utilizzare il rimedio naturale in caso di colite, gastrite, ulcere ed altri disturbi a carico del distretto gastro-intestinale; inoltre la tisana a base di fitoestratti di calendula è capace di placare gli spasmi addominali dovuti a diverse problematiche a carico della mucosa intestinale oppure riconducibili ai dolori mestruali.
La calendula è un rimedio naturale da poter utilizzare per il trattamento di altri disturbi cambiando la modalità di assunzione, ed infatti le formulazioni topiche a base di calendula possono essere adoperate per usufruire delle proprietà antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, rinfrescanti, emollienti e dermopatiche fornite dal rimedio. Ad uso esterno l’olio di calendula ma anche altri prodotti a base dei fitoestratti della pianta possono venir impiegati per dare sollievo ad irritazioni della pelle, scottature, ferite, ulcere della pelle e della bocca, infiammazioni delle gengive, dermatiti da contatto. Per cui l’oleolito di calendula è un alleato prezioso per la pelle in quanto attiva un’azione cicatrizzante ed antinfiammatoria ma si dimostra anche un efficace lenitivo.
Tra gli usi erboristici della calendula oltre ai fitoestratti ed all’olio della pianta officinale vi è anche l’impiego della tintura madre di calendula, un estratto liquido idroalcolico ossia composto da alcol ed acqua distillata o minerale a cui si aggiungono i principi attivi della pianta. Questa formulazione viene indicata per favorire l’attivazione delle proprietà antispasmodiche, analgesiche, decongestionanti e per usufruire di una valida azione estrogenica. In genere la tintura madre di calendula viene usata per ridurre edemi e gonfiori che possono colpire la mucosa orale, non va sottovalutata l’azione cicatrizzante sui tessuti, la capacità di regolarizzare il ciclo mestruale in caso di alterazioni aumentando le mestruazioni scarse e diminuendo il flusso in caso di mestruazioni copiose, chi soffre di gastrite inoltre può usufruire delle proprietà sedative della tintura madre di calendula.
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