Costituzione e funzionamento del cavo di fibra ottica
Dal 2000 ad oggi il servizio di navigazione in internet è stato soggetto ad un incremento degli standard tecnici, consentendo una navigazione sempre più veloce e con una minor perdita di segnale. Gli ultimi standard si avvalgono dell’invio e della ricezione dei dati tramite un canale pressoché perfetto, strutturato mediante cavi di fibra ottica. Ma cos’è e come funziona questo tipo di cavo?
Cos’è il cavo di fibra ottica
Il cavo di fibra è composto da una serie di filamenti talmente sottili da risultare trasparenti. I filamenti in questione sono realizzati in vetro o tramite polimeri plastici.
Rispetto al cavo telefonico che ha decretato l’ingresso dell’ADSL nelle case di tutti gli italiani, il cavo di fibra ottica supporta una quantità di dati decisamente più considerevole; inoltre il segnale che viaggia sulle fibre ottiche è quasi totalmente insensibile al calo qualitativo imputabile agli agenti atmosferici o ad altre fonti di disturbo come quelle elettriche, al contrario di quanto si può invece affermare per il classico cavo telefonico. Infine la manutenzione del cavo di fibra ottica rende necessario un intervento meno frequente; ciò significa che gli utenti beneficiari di un collegamento ad internet in fibra.
Struttura e funzionamento dei cavi di fibra ottica
I cavi di fibra ottica sono composti da più fibre, sino ad un massimo di 7. Di queste 7 due sono in realtà dedicate all’irrobustimento meccanico del cavo stesso, motivo per il quale vengono chiamati ‘filler’, ciò avviene perché le fibre sono piuttosto sensibili e soggette a delle flessioni che potrebbero alterarne il funzionamento. Ogni fibra è dotata di un buffer protettivo, mentre altre due guaine avvolgono l’insieme delle fibre per conferire maggior protezione.
La guaina più esterna fornisce isolamento termico e contrasta l’umidità, motivo per il quale è formata da materiale termoplastico; quella più interna, in aramide, è invece studiata per conferire una maggiore resistenza al cavo, in modo da non sottoporre le fibre a flessione.
Perché si utilizzano dei cavi strutturati da un fascio di fibre ottiche?
Nell’ADSL classica, i segnali viaggiavano sul cavo telefonico e transitavano su un doppino in rame, all’interno del quale erano soggetti a dispersione o addirittura a dei conflitti. Nella fibra ottica il funzionamento è totalmente differente.
È dotata infatti di una sezione interna e di una esterna: la prima è trasparente, mentre la seconda è opaca e riflettente, paragonabile, in un certo senso, ad uno specchio arrotolato.
Questa struttura consente l’ingresso della luce, che viaggia sfruttando le proprietà riflettenti dei materiali. Gli impulsi luminosi si fanno strada attraverso il canale rimbalzando lungo le pareti, viaggiando sino a coprire distanze considerevoli senza mai disperdersi. Si tratta infatti di collegamenti lunghi diversi Km.
Un aspetto significativo dei cavi di fibra ottica è che possono sfruttare una banda di frequenza più ampia rispetto a quella all’interno della quale viaggiavano i segnali su doppino telefonico. Se ne può evincere che la velocità di navigazione aumenta notevolmente, tanto da rendere impari un confronto tra le due tecnologie. Le linee realizzate con collegamenti in cavo di fibra ottica consentono di giungere ad una velocità di download sino a 1024 Mbps.
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